Il Progetto
Dettagli operativi e fasi
Prima fase: Progetto accoglienza "Il giardino della maga EA
Prima fase: il Progetto accoglienza "Il giardino della maga EA": approccio alle vocali
Il progetto prevede la narrazione di una storia e una serie di attività (motorie, senso-percettive, musicali, ludiche, ecc.) ad essa legate, in cui sono coinvolte tutte le aree disciplinari/linguaggi.
Questo progetto - che ha la durata dei primi dieci/quindici giorni di scuola - è finalizzato all’inserimento degli alunni nella nuova realtà scolastica. Ha però anche l’obiettivo di portare alla conoscenza delle vocali, “provocandone” la scoperta, sia come suoni/segni singoli, sia nella risultanza che si crea quando le vocali si “incontrano”, esplorando i vari aggregamenti possibili. Il materiale offerto dal progetto (fumetti, cartellini identificativi, ….) è inserito in un contesto emotivo animato dai personaggi che conducono il bambino attraverso le attività. I nomi dei personaggi: (maga EA e i nani EI, OI, UI), le loro espressioni (le risate della maga:” AAA, EEEE, III”, i lamenti: “AI AI, AIA”) diventano il primo “testo scritto”, che il neolettore può affrontare. Pur essendo le proposte minimali sono opportunità per stimolare per l’analisi fonologica e grafica e scoprire il funzionamento dei vari abbinamenti. Più di un bambino, già in questa fase, sviluppa la competenza della lettura e della scrittura, comprendendo i messaggi delle “parole”, se pur limitati a causa dei pochissimi elementi trattati. E’ tuttavia un buon risultato – grazie alla manipolazione del materiale messo a disposizione- che l’alunno capisca che ad un determinato suono corrisponda un segno specifico. Inoltre, nei vari abbinamenti possibili delle vocali (anche per tentativi ed errori), il bambino sperimenta l’importanza di articolare i suoni in modo chiaro e preciso.
Naturalmente ogni docente può pensare anche ad un contesto diverso: l’importante che rispetti la necessità di presentare le vocale e utilizzi le strategie sopra descritte.
Seconda fase: Il metodo simultaneo - approccio alla prima consonante:M
Terza fase: Introduzione di altre consonanti.
Terza fase: Introduzione di altre consonanti.
L’itinerario prosegue gradualmente e sistematicamente con la presentazione di una consonante per volta, utilizzando le stesse modalità della fase precedente e tenendo conto delle lettere già acquisite, che vengono così rinforzate.
Avanzare di un solo passaggio, rispetto alle conoscenze acquisite, rende il testo subito accessibile e l’alunno è facilitato nel suo itinerario di apprendimento. Si favorisce infatti il processo di assimilazione del dato nuovo, che può essere integrato senza difficoltà alle conoscenze pregresse. Procedendo si consolidano sempre più le precedenti lettere e la lettura diventa sicura .
Il fatto che i testi siano formati dalle lettere che il bambino conosce permette di focalizzare l’attenzione contemporaneamente sulla decifrazione dei segni, sull’articolazione del suono nuovo e delle sue varie combinazioni, nonchè sulla comprensione del messaggio, visto che la decifrazione è immediata.
Con questa metodologia si affrontano “simultaneamente” lettura e scrittura fin dall’inizio.
Inoltre a queste attività si affiancano subito comprensione, riflessioni relative alla struttura delle parole, al lessico, alla grammatica, che diventano a loro volta opportunità operativa – sotto forma di gioco- per analizzare le ipotesi possibili, grazie alle trasformazioni (togliere parti, aggiungere, spostare …..)
N.B. Il metodo simultaneo facilita anche la consapevolezza, come momento di riflessione sulle proprie attività e conoscenze, poiché i bambini valutano le competenze acquisite e sanno prevedere con sicurezza anche il nuovo segmento da affrontare.
Caratteri
Caratteri:
La gradualità propria della progressione del percorso è applicata anche alle scelte del carattere di scrittura. La “trasparenza” che caratterizza la lingua italiana consiste nel principio “un suono un segno”, elemento fondamentale della nostra lingua, che in tal modo risulta più semplice di altre lingue. Presentando un suono con quattro segni (stampato maiuscolo, stampato minuscolo, corsivo e corsivo maiuscolo) - fin dall’inizio dell’anno scolastico- viene meno la facilità propria dell’italiano. Ciò inoltre non sarebbe coerente neppure con la strategia dell’itinerario basato su “un solo elemento nuovo in un contesto tutto noto”. Perciò la scelta di partenza è di presentare le lettere scritte solo in STAMPATO MAIUSCOLO. L’esperienza più diffusa fra i maestri che hanno applicato il percorso è l’uso di quaderni a quadretti da un centimetro Quanto rilevato attesta che l’alunno si organizza meglio con tali quadretti. Ogni quadretto è la “casa” del singolo grafema, saltando un quadretto o due alla fine di ogni parola.
La procedura porta l’alunno all’analisi dei singoli suoni, ma anche a riflettere sulla durata/lunghezza delle parolee sulla necessaria divisione di una parola dall’altra.
In tal modo si richiedono competenze grafo-motorie e di orientamento minime (rispetto al corsivo) favorendo l’attività di scrittura anche degli alunni con un’evoluzione più limitata rispetto al livello media della classe.
Da sottolineare che le lettere sono unidimensionali nella loro altezza e hanno:
- punti di riferimento facilmente autodeterminabili (nel singolo quadretto)
- forme meno facilmente rovesciabili
Inoltre:
- è facilitata l’individuazione dei singoli suoni;
- si evita di affrontare subito il problema della maiuscola.
Il passaggio agli altri tipi di carattere (lo stampatello minuscolo prima e il corsivo poi) si affronta, sempre in modo molto graduale, a partire dal mese di gennaio, quando l’alfabeto sarà interamente conosciuto.
Nel frattempo – tenuto conto dell’organizzazione e delle risorse insegnanti – può essere avviato un progetto preparatorio al passaggio agli atri caratteri ( in particolare al corsivo) con attività motorie e grafiche per potenziare l’organizzazione spaziale: interiorizzare la direzione delle lettere, conoscere con sicurezza la differenziazione della loro altezza, gestire lo spazio nelle righe del quaderno, aver chiari i legami che uniscono le varie lettere nel corsivo, ecc… Quest’ultima difficoltà non va sottovaluta e necessita di un’attenzione specifica. E’ disponibile un progetto ad hoc, ma ogni insegnante può crearsene uno suo, purchè dia spazio a quanto sopra raccomandato.
E’ giusto esplicitare che alcune scuole hanno adottato il “metodo simultaneo” praticando però scelte diverse rispetto all’uso dei caratteri:
- utilizzando righe di classe quinta o doppio quadretto di classe terza,
- presentando subito i quattro caratteri,
- utilizzando lo stampato maiuscolo nella scrittura fino alla fine dell’anno scolastico. Quanto sopra suggerito risulta tuttavia più coerente con la strategia del percorso “ridurre le difficoltà per facilitare l’apprendimento”
Alcune considerazioni
Alcune considerazioni
Il Metodo Simultaneo:
- Consente al bambino di essere consapevole dell’itinerario che affronta ogni giorno. Ne conosca il procedimento, le modalità, i contenuti presenti e futuri ( che cosa ha imparato e che cosa imparerà nello step successivo), le strategie messe in campo, le aspettative/risultati attesi. Questo gli permette di affrontare l’apprendimento contenendo l’ansia.
- Offre da subito gratificazioni agli alunni. Il risultato percepito in tempi brevi ricarica la motivazione all’apprendimento, rendendo più lievi le difficoltà che incontrerà.
- Permette l’acquisizione della strumentalità di base a tutti gli alunni, anche a quelli con scarsi prerequisiti e/o in difficoltà, e offre stimoli per tutti gli “stili cognitivi”; consente, infatti, di personalizzare i livelli delle attività secondo le competenze di ciascun alunno, attuando percorsi individualizzati.
- Data la struttura del percorso, garantisce la massima trasparenza per l’utenza (le famiglie); facilita la “verifica” dei risultati (anche collegialmente) e favorisce la percezione della qualità.