Seconda fase: Il metodo simultaneo - approccio alla prima consonante:M
Principio “un solo elemento nuovo in un tutto noto”
Strategia organizzativa:
1- Lettura
Si presenta agli alunni un testo contenente le vocali (già conosciute) e una sola consonante.
Si privilegia l’approccio testuale: è coinvolgente a livello emotivo, molto più gratificante rispetto alle singole parole, offre opportunità operative, favorisce la memoria.
La lettura del testo fatta dall’insegnante precede la lettura autonoma dell’alunno: gli permette di riconoscere il nuovo suono sia a livello fonico che grafico, gli offre un’ immediata comprensione ed un buon modello espressivo. Per chi può usare la LIM, la lettura del docente può essere accompagnata dalla proiezione del testo.
Durante la prima lettura autonoma il bambino, avendo già sentito leggere quel testo,potrebbe riconoscere globalmente le parole, ma utilizzando alcuni “indizi” (la presenza di lettere note) sarà avviato all’analisi e sarà facilitato nella lettura vera e propria.
Il testo fornisce molti modelli di abbinamenti possibili della consonante introdotta alle vocali (già note): MA,ME, MI, MO, MU, AMO, AMI, EMI, MIO, MIA, ma anche AM, UM ……..Ciò stimolerà negli alunni una ricerca creativa e personale (o di piccoli gruppi), ulteriore opportunità per esercitare l’articolazione e rafforzare quanto sin qui appreso.
2-Scrittura
La nuova consonante associata alle vocali permette subito l’attività di scrittura.
Gli alunni possono scrivere sia parole/frasi incontrate nel testo (MIA, MAMMA, AMO, …), sia parole/frasi “nuove”, formate con gli elementi a disposizione (MUMMIA, MIAO, EMMA,…)
3-Supporto
La scrittura vera e propria è preceduta dal gioco con i “cartellini” (da alcuni chiamati “sillabari), che consiste nel comporre/scomporre le parole con una reale manipolazione delle “cellule” a disposizione.
L’uso dei cartellini avvia la scrittura come un “gioco” costruttivo, in cui è possibile procedere per tentativi ed errori, smontare le parole per correggerle o ricrearne di nuove. Tale strategia porta all’analisi delle varie combinazione risultanti e a memorizzazione sia il nuovo grafema/fonema introdotto, sia le sillabe derivanti, vere e proprie unità sonore.
I cartellini evitano la copiatura dalla lavagna: il bambino scriverà le parole che egli stesso ha composto a vantaggio dell’autonomia, senza dipendere dall’insegnante.
Il testo letto diventa/crea il contesto operativo, che dà senso e lega le varie azioni e gli “oggetti” (parole/frasi) manipolati. Le emozioni che suscita o ripesca nel vissuto del bambino, aiutano a loro volta la memorizzazione. Come previsto dalle strategie per migliorare le capacità mnemoniche il testo è la “casa”, che aiuta a fissare i contenuti (tecnica dei loci e/o concatenamento a cascata).
Inoltre dal testo possono essere avviate esperienze plurisensoriali col concorso dei vari “linguaggi” espressivi (Si veda "l’alfabetiere musicale", progetto realizzato da una docente sperimentatrice del percorso con un laboratorio interdisciplinare- nella sezione del " materiale operativo")